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Anche quest'anno ho trascorso due bellissime settimane con i miei amici
Clara e Gimo; sono persone veramente speciali ed ormai con loro mi sento
di casa.
A dogni curva il panorama cambia: boschi, radure, piccoli agglomerati di
case si susseguono a pascoli popolati di mucche. Tratti di strada stretta
fra muri di roccia da una parte e ripidi strapiombi dall'altra si
arrampicano sulla montagna, passando sotto archi scavati nella pietra e
subito dopo la stessa strada si snoda dolcemente, quasi in piano, in mezzo
a prati verdissimi delimitati da steccati di legno, dove ho visto brucare
anche degli asinelli.
Arrivati sulla cima, sono rimasta sorpresa alla vista di quante persone
erano arrivate prima di noi e quante ancora stavano arrivando. Il perché
l'ho capito subito dopo, quando ho realizzato finalmente che eravamo
proprio sulla cima del massiccio del Grappa, teatro di tante battaglie
durante la prima guerra mondiale e simbolo esso stesso della resistenza.
Tutte quelle persone erano lì anche per visitare il Cimitero Monumentale
che accoglie 12.615 caduti, di cui ben 10.332 ignoti.
Foto panoramica
Abbiamo camminato osservando in silenzio i sacelli che ospitano le spoglie
dei soldati italiani e austroungarici nei due cimiteri loro dedicati e
lungo la strada ai cui lati sono stati eretti i cippi con scolpiti i nomi
delle cime teatro di guerra.
Credo sia stato questo tuffo nella storia, insieme ai panorami mozzafiato
che si ammirano da lassù, a fare di questa escursione il più bel regalo di
compleanno che i miei meravigliosi amici potessero farmi!!
Foto panoramica
(Per le foto panoramiche, cliccare per vederle ingrandite e poi ancora
sulla foto che appare per vederle a pieno schermo)
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