|
Per chi vive dalle mie parti, una visita al Sacro Monte di Varese almeno
una volta nella vita è d'obbligo e io ci sarò stata quattro o cinque volte
finora, in pellegrinaggio oppure in gita. Il Sacro Monte del Rosario di
Varese, assieme ad altri Sacri Monti del Piemonte e Lombardia, fa parte
dei siti dichiarati Patrimonio Mondiale dall'Unesco
Sarei potuta arrivare fino lassù con l'autobus, ma il senso del
venire al Sacro Monte sta proprio nel salire a piedi lungo il percorso che
si snoda per quasi tre chilometri, fino a raggiungere gli 883 metri della
sommità del colle, magari pregando o meditando immersi nel raccoglimento,
agevolati in questo dal silenzio circostante, quando si ha la fortuna di
non trovare troppo affollamento. Quest'arco segna l'inizio della Via Sacra. Lungo il percorso si incontrano altri due archi, tre
fontane e quattordici Cappelle, una per ogni stazione della Via Crucis,
tutti risalenti al 1600 e tutte opera dell'arch. Giuseppe Bernascone detto
"il Mancino". Ogni cappella ospita al suo interno pregevoli statue di
terracotta, circa trecento in totale, e affreschi. Accanto a quella dedicata alla Natività nel 1983
Renato Guttuso dipinse una bellissima "Fuga in Egitto".
Ho fotografato qualcuna delle statue da fuori, attraverso il vetro, perciò le foto
non sono chiarissime ma danno ugualmente l'idea di quanto sono belle!
L'ampia strada acciottolata sale in un silenzio
corroborante, descrivendo ampie curve, immersa nel fresco profumo degli
alberi. Ogni tanto uno squarcio fra i rami offre viste mozzafiato dei
monti e dei laghi di Varese e di Lugano. Dopo circa un'oretta, in cima all'ennesima salita, è
finalmente apparso il Santuario (quindicesima Cappella), dedicato
all'assunzione della Madonna in cielo.
|