Home page

 

 

 

Altra gita bellissima fatta dal mitico terzetto, i miei amici Clara e Gimo ed io, è quella al Parco Giardino Sigurtà di Valeggio sul Mincio.
Temevo che agosto non fosse il mese migliore per visitare un giardino, non essendo proprio il mese più propizio per la fioritura, invece è stata una piacevolissima scoperta!

Il parco è grandissimo, si può visitare con un trenino, con autobus o auto elettriche o biciclette da noleggiare... oppure a piedi, come abbiamo fatto noi.
Mentre Gimo cercava di mantenere un minimo di ordine logico nel nostro girovagare, Clara ed io avanzavamo con le macchine fotografiche alla mano, incuranti del sole che ci picchiava in testa (d'altra parte alla fine della giornata abbiamo acquistato anche una bella abbronzatura!)

I prati che si stendono a perdita d'occhio sembrano ricoperti da una soffice moquette, alberi altissimi e bellissimi profumano l'aria con le loro resine. La parte più spettacolare in questa stagione è quella dei giardini acquatici, ricoperti di una grande varietà di ninfee di mille colori, contornate dalle loro lucide foglie.
Il laghetto in stile giapponese poi è uno spettacolo! Nelle sue acque nuotano carpe colorate, giapponesi appunto di razza Koi, e sulle rive i cespugli fioriti creano macchie di colori squillanti.
Ad un certo punto mi è venuto da pensare che il giardino dell'Eden dovesse essere proprio così!

 



BORGHETTO SUL MINCIO

A pochi chilometri dal Parco sorge un delizioso, piccolo borgo medievale e la nostra guida, conoscendo la nostra passione per questi posti che hanno una storia da raccontare, dopo un gustoso pic-nic consumato comodamente su una panchina sotto le fresche fronde di un albero, ci si è diretto senza indugi.

Borghetto è un piccolo nucleo di insediamenti sorto nel 1400 attorno ad una serie di mulini ad acqua per la molatura del frumento e la pilatura del riso, lungo il corso del fiume Mincio.

 






Il fiume passa sotto le case, costruite su degli archi, per raggiungere le ruote dei mulini.
 



La ruota di questo mulino gira ancora, spinta dall'acqua che scorre con uno scroscio sordo.

 

 

Quest'altro invece, è stato contagiato dalla "moda dei lucchetti".
 

L'ingresso al borgo avviene attraverso i ruderi di un maestoso Ponte Visconteo mentre intorno corrono ancora le antiche mura.
 

Mentre la mia amica ed io facevamo a gara a chi scovava lo scorcio più pittoresco, il nostro Cavaliere Paziente scrutava l'acqua del fiume, forse pensando di dover procurare anche la cena!!

Naturalmente un luogo così attira molto i turisti e le terrazze dei ristoranti erano gremite.
 







Ho constatato che erano veramente tanti gli stranieri, sicuramente attenti a questi posti dall'atmosfera particolare molto più di quei caciaroni di noi italiani!